MARCUSE E BENJAMIN
📘 HERBERT MARCUSE
🧠 1. Eros e civiltà (1955)
Marcuse unisce Freud e Marx per spiegare che:
• La civiltà reprime i desideri dell’uomo, soprattutto quelli legati all’Eros (il piacere, la sessualità, la libertà).
• Secondo Freud, un po’ di repressione è necessaria per vivere in società.
• Ma per Marcuse, la società capitalista va oltre il necessario: reprime troppo, e lo fa per controllare le persone e mantenerle produttive.
🔹 Marcuse immagina una società diversa, dove la tecnologia liberi l’uomo dal lavoro e permetta più gioco, piacere, creatività.
🔑 Idee chiave:
• Repressione sociale non è inevitabile.
• Si può pensare a una civiltà più libera, meno autoritaria.
• Eros = forza positiva che può cambiare il mondo.
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🧠 2. L’uomo a una dimensione (1964)
In quest’opera, Marcuse analizza le società industriali avanzate (sia capitaliste che comuniste) e dice che:
• L’uomo moderno è diventato “a una dimensione”: non pensa più in modo critico.
• È manipolato dalla pubblicità, dai media, dalla tecnologia.
• La società crea falsi bisogni (tipo comprare cose inutili) che lo rendono conforme e passivo.
🔹 Anche il pensiero critico e rivoluzionario viene assorbito dal sistema → tutto diventa innocuo.
🔑 Idee chiave:
• L’uomo ha perso la capacità di immaginare un’alternativa.
• La tecnologia serve il potere, non la libertà.
• Serve una nuova coscienza, una rottura radicale.
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📘 WALTER BENJAMIN
Filosofo tedesco, vicino al marxismo e alla scuola di Francoforte. Unisce arte, politica e filosofia.
🧠 Idea chiave: “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” (1936)
Benjamin studia cosa succede all’arte quando viene riprodotta tecnicamente (foto, cinema, stampa…).
• Prima, ogni opera d’arte era unica e aveva un’aura (sacralità, autenticità).
• Con la riproduzione tecnica, l’opera perde la sua aura.
• Ma non è per forza un male: l’arte diventa più democratica, più accessibile.
🔹 Il cinema, ad esempio, può diventare uno strumento di coscienza politica.
🔑 Idee chiave:
• Aura: l’unicità dell’opera originale.
• La tecnica distrugge l’aura → ma può liberare l’arte dalla religione e dall’élite.
• L’arte può servire la rivoluzione, oppure essere usata dal fascismo per manipolare le masse.
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