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Visualizzazione dei post da maggio, 2025
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                                  SARTRE  📘 Che cos’è “L’esistenzialismo è un umanismo”? È una conferenza tenuta da Sartre nel 1945 (poi diventata un libro), in cui difende l’esistenzialismo dalle critiche e lo spiega al grande pubblico. ⸻ 🧠 Idee chiave dell’opera 1. “L’esistenza precede l’essenza” Questa è la frase più famosa. Significa che l’essere umano non ha una natura predefinita (essenza), ma prima esiste, poi sceglie liberamente chi diventare attraverso le sue azioni. 🔹 Esempio: Un coltello ha uno scopo preciso (tagliare), quindi la sua essenza viene prima. L’uomo no: nasce senza uno scopo preciso e deve costruirsi da solo. ⸻ 2. L’uomo è libero Per Sartre, non esiste Dio, quindi non esiste una morale assoluta già scritta. Questo vuol dire che ogni persona è totalmente libera e responsabile delle proprie scelte. Ma questa libertà è anche un peso: non puoi dare la colpa a nessuno se la tua...
                              MARCUSE E BENJAMIN 📘 HERBERT MARCUSE 🧠 1. Eros e civiltà (1955) Marcuse unisce Freud e Marx per spiegare che: • La civiltà reprime i desideri dell’uomo, soprattutto quelli legati all’Eros (il piacere, la sessualità, la libertà). • Secondo Freud, un po’ di repressione è necessaria per vivere in società. • Ma per Marcuse, la società capitalista va oltre il necessario: reprime troppo, e lo fa per controllare le persone e mantenerle produttive. 🔹 Marcuse immagina una società diversa, dove la tecnologia liberi l’uomo dal lavoro e permetta più gioco, piacere, creatività. 🔑 Idee chiave: • Repressione sociale non è inevitabile. • Si può pensare a una civiltà più libera, meno autoritaria. • Eros = forza positiva che può cambiare il mondo. ⸻ 🧠 2. L’uomo a una dimensione (1964) In quest’opera, Marcuse analizza le società industriali avanzate (sia capitaliste che com...

HEIDEGGER

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                                           HEIDEGGER 🧠 1. Heidegger e il nazismo: una questione ancora attuale? La questione dell’adesione di Heidegger al nazismo è stata ampiamente dibattuta. Il filosofo nel 1933 fu rettore dell’università di Friburgo e si iscrisse al partito nazista. Tuttavia, in seguito si distaccò dal regime. La sua adesione iniziale non è stata mai completamente spiegata, ma è chiaro che egli vide nel nazismo (almeno all’inizio) una possibilità di “rinnovamento spirituale” per l’Occidente, come scrisse a Herbert Marcuse. 👉 Heidegger non sostenne il nazismo reale e pratico (fatto di violenza e propaganda), ma intravedette nel suo slancio originario una possibilità di rifondazione dell’essere dell’uomo – possibilità che poi fu, secondo lui, tradita. Il filosofo non si pentì pubblicamente , e questo è stato motivo di critiche, ma nelle sue opere suc...

banalita del male

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          LA BANALITA DEL MALE HANNAH ARENDT 📌 Cosa significa "banalità del male"? Arendt osserva che Adolf Eichmann , uno dei principali organizzatori della deportazione degli ebrei nei campi di concentramento, non era un mostro crudele o un fanatico ideologico. Al contrario, appariva come un uomo mediocre , burocratico , privo di pensiero critico , che si limitava ad "eseguire ordini" , come tanti altri funzionari del regime nazista. 👉 "Banalità del male" significa quindi che il male non è sempre commesso da persone sadiche, malvagie o demoniache. Spesso è compiuto da persone comuni , apparentemente normali , che non riflettono sulle conseguenze delle proprie azioni , che rinunciano a pensare . 🧠 Il problema del "pensare" Per Arendt, il vero problema è l' incapacità di pensare moralmente , ovvero di giudicare da soli se un'azione sia giusta o sbagliata, anche quando è ordinata da un’autorità superiore. Eichmann non pensava ...