SIGMUND FREUD

 FREUD


1. Dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi

La psicoanalisi ha avuto un grande impatto sulla cultura del Novecento, influenzando non solo la psicologia, ma anche la letteratura, l’arte e altre discipline.
Sigmund Freud, nato nel 1856, studiò medicina e si interessò alla psichiatria. Dopo un viaggio a Parigi, dove studiò l’isteria con Charcot, iniziò a sviluppare la sua teoria. In collaborazione con Breuer, elaborò il metodo catartico, che consisteva nel far rivivere ricordi traumatici per liberare il paziente dai suoi sintomi.

L’inconscio e la struttura della psiche

Freud rivoluziona la psicologia introducendo il concetto di inconscio, una parte della mente che contiene pensieri, desideri e impulsi di cui non siamo consapevoli, ma che influenzano profondamente il nostro comportamento. La psiche, secondo Freud, è suddivisa in tre livelli:

  • Conscio: tutto ciò di cui siamo consapevoli in un dato momento, come pensieri, emozioni e percezioni.
  • Preconscio: ciò che non è immediatamente presente alla nostra attenzione, ma che possiamo recuperare con un piccolo sforzo, come ricordi o informazioni apprese in passato.
  • Inconscio: la parte più profonda della mente, inaccessibile direttamente, che contiene impulsi primitivi, traumi repressi e desideri inconsci.

Freud considera il sogno come la via regia per l’inconscio. Attraverso i sogni, desideri repressi e contenuti inconsci emergono sotto forma di immagini simboliche. Nel suo libro L’interpretazione dei sogni, Freud distingue due livelli del sogno:

  • Contenuto manifesto: ciò che effettivamente sogniamo, la narrazione apparente del sogno.
  • Contenuto latente: il significato nascosto, che può essere scoperto attraverso l’analisi.

Freud sviluppa la psicoanalisi, un metodo terapeutico per esplorare l’inconscio e risolvere i conflitti interiori. Il paziente è invitato a parlare liberamente (associazione libera), senza censura, per portare alla luce contenuti repressi. L’analista interpreta anche sogni, lapsus e atti mancati per comprendere i problemi inconsci del paziente.

L’apparato psichico: Es, Io e Super-Io

Freud sviluppa un modello strutturale della psiche, suddividendola in tre istanze fondamentali:

  • Es: è la parte più primitiva e istintuale della mente, governata dal principio di piacere. Contiene gli impulsi biologici, come la sessualità e l’aggressività, ed è del tutto inconscio. L’Es vuole soddisfare immediatamente i propri desideri, senza tener conto della realtà o della morale.
  • Io: è la parte razionale della mente, governata dal principio di realtà. Si trova tra l’Es e il Super-Io e ha il compito di mediare tra i desideri inconsci e le richieste della società, cercando di trovare un equilibrio. L’Io è in parte conscio e in parte inconscio.
  • Super-Io: rappresenta la coscienza morale e l’insieme delle regole e norme sociali interiorizzate. Si forma durante l’infanzia attraverso l’educazione e l’influenza dei genitori. Il Super-Io impone divieti e sensi di colpa quando l’Io tenta di soddisfare i desideri dell’Es in modo inaccettabile.

Se l’Es domina troppo, si rischiano comportamenti antisociali; se il Super-io è eccessivo, si sviluppano nevrosi.

Le pulsioni: Eros e Thanatos

Secondo Freud, il comportamento umano è guidato da due forze fondamentali:

  • Eros: la pulsione di vita, che include il desiderio sessuale, la creatività e il bisogno di connessione con gli altri. Spinge alla sopravvivenza, al piacere e alla riproduzione.
  • Thanatos: la pulsione di morte, che porta verso l’autodistruzione, l’aggressività e il desiderio di annullamento. Si manifesta attraverso comportamenti distruttivi, autolesionismo e violenza.

Queste due forze sono in costante conflitto: Eros cerca di preservare e creare, mentre Thanatos spinge verso il caos e la dissoluzione.

Il complesso di Edipo

Uno dei concetti più noti della teoria freudiana è il complesso di Edipo, che descrive un conflitto psichico che avviene durante la fase fallica dello sviluppo infantile (intorno ai 3-6 anni). Freud sostiene che il bambino sviluppi un’attrazione inconscia per il genitore del sesso opposto e un senso di rivalità con il genitore dello stesso sesso.

Nel caso del complesso di Edipo maschile, il bambino prova amore per la madre e vede il padre come un rivale. Tuttavia, teme la punizione del padre (paura della castrazione) e perciò reprime il desiderio, identificandosi con il padre e interiorizzando le sue regole morali, contribuendo così alla formazione del Super-Io.

Nel caso della bambina, Freud parla di un “complesso di Elettra” (sebbene non abbia sviluppato questa teoria in modo approfondito). La bambina prova attrazione per il padre e prova invidia per il pene (invidia del pene), ma alla fine si identifica con la madre, accettando il suo ruolo femminile nella società.

Se questo processo non si risolve correttamente, possono insorgere nevrosi o difficoltà nelle relazioni adulte.

5 fasi dello sviluppo psicosessuale

1. Fase orale (0-1 anno)

Zona erogena: la bocca
Principale fonte di piacere: suzione, masticazione, mordere

2. Fase anale (1-3 anni)

Zona erogena: l’ano
Principale fonte di piacere: controllo e rilascio delle feci

3. Fase fallica (3-6 anni)

Zona erogena: genitali
Principale fonte di piacere: scoperta dei propri genitali e differenze tra i sessi

4. Fase di latenza (6-12 anni)

Zona erogena: nessuna specifica (le pulsioni sessuali sono represse)
Principale fonte di piacere: sviluppo delle relazioni sociali e intellettuali

5. Fase genitale (12 anni e oltre)

Zona erogena: genitali
Principale fonte di piacere: relazioni amorose e sessualità adulta

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