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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023
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 CARTESIO Il filosofo e matematico francese René Descartes, noto come Cartesio, è considerato il fondatore della matematica e del pensiero moderno, dominato dalla centralità della ragione dell’essere umano, motivo di rottura con il pensiero medievale e rinascimentale. Cogito ergo sum  nel pensiero di Cartesio Questa frase rappresenta la conclusione del ragionamento che segue nella sua opera  Discorso sul metodo . Il fatto che l’uomo esista in quanto essere pensante rappresenta l’unica certezza che sopravvive al dubbio metodico. Cartesio è vissuto in un’epoca di profondi cambiamenti storici e culturali, con le scoperte scientifiche di Copernico e di Galilei che dimostravano che la terra gira intorno al sole e diversi studi di fisica, ottica e matematica avevano dimostrato come i sensi possono sbagliarsi. Il filosofo vuole definire quindi un metodo che sia una guida sicura in ogni campo d’indagine, muovendo una critica radicale di tutto il sapere, in modo da arrivare a verità inconfutabi
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 BACONE Sir Francis Bacon nasce a Londra a metà del Cinquecento e sin dai primi studi a Cambridge manifesta l’intenzione di allontanare la filosofia dall’aristotelismo per portarla in campi più pratici. Partecipa attivamente alla vita politica facendo una carriera importante, da cui si ritira in età avanzata per dedicarsi agli studi e ai suoi scritti filosofici, che ebbero grande influenza. Muore nel 1626 di polmonite. L’inglese  Francesco Bacone  (XVI-XVII sec.) è il filosofo empirista che sostiene il metodo induttivo fondato sull’esperienza e sull’osservazione della natura come base della ricerca scientifica. Con la definizione di una nuova scienza, acquista importanza il problema del  metodo del conoscere , cioè l’insieme di criteri e di regole che consentano un uso corretto delle facoltà conoscitive dell’uomo che aspira così a un maggior grado di certezza. Sono Bacone e  Cartesio  i filosofi che maggiormente influenzano i tentativi di soluzione del problema, adottando posizioni opp
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 GIORDANO BRUNO  Filippo Bruno nasce a Nola , una piccola città vicino Napoli, nel 1548  da una nobile famiglia campana . Sin da ragazzo dimostra una propensione allo studio e un’acutissima intelligenza. Intorno ai 15 anni, pare soprattutto per proseguire i suoi amati studi filosofici più che per un vero e sincero interesse per la teologia,  frequenta il chiostro dell’ordine dei  domenicani  a Napoli . Prendendo i voti,  decide di mutare il suo nome in Giordano  e diventa un  grande  esperto nell’arte mnemonica .  L’ universo è infinito . Se Dio è la causa dell’universo, e Dio è infinito, l’universo non può che essere infinito. Se l’universo è infinito, non ha senso parlare di sopra e sotto, destra e sinistra, centro e periferia, e innumerevoli sono i pianeti abitati. Se Dio è infinito, non ha limiti. Dio è il principio razionale insito nelle cose, quindi coincide con la natura (è immanente, non trascendente). Tutto è animato. Si tratta di una concezione  panteistica  dell’universo. Di
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 LA CITTA DEL SOLE Trama della Citta del sole di Tommaso Campanella, opera filosofica scritta dal frate domenicano sulla città utopica. Analisi e significato di una delle opere più importanti del 1600 dove si racconta l’utopia di una società perfetta e felice. La città del sole   è un dialogo fra un viaggiatore genovese e un  cavaliere di Malta . Il primo ha visitato la città e racconta ciò che ha visto all’altro, che lo ascolta e gli rivolge qualche domanda. Nel dialogo, il viaggiatore si sofferma soprattutto su alcuni elementi dell’organizzazione sociale, politica e urbanistica che vige nella città. 
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 NASCITA DEL PENSIERO SCIENTIFICO Quando nasce il “pensiero scientifico”? Attenzione, questa domanda nasconde un trabocchetto. Non sto chiedendo quando nasce la “scienza”, ma la teorizzazione di come un uomo di scienza deve pensare per potersi definire ufficialmente tale. La scienza precede di molto la nascita del pensiero scientifico: l’antichità è piena di scoperte anche geniali in molti campi della scienza e della tecnica. I Babilonesi e gli Egizi, ma anche i Cinesi, gli Aztechi e i Maya possedevano un bagaglio di conoscenze di matematica, di astronomia, di anatomia e di medicina nient’affatto disprezzabile, Ma esse nascevano in altri contesti di pensiero. E ne parleremo in seguito. E’ la Grecia che “inventa” il pensiero scientifico per come noi modernamente lo intendiamo. E lo inventa nel momento in cui, per la prima volta, chiede un “perché” a tutto quello che l’uomo osserva. Non si accontenta più del mito, della leggenda, dell’opera di un dio per spiegare i fenomeni. Di ogni cosa
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BLADE RUNNER La carica filosofica di  Blade Runner  rende il film di  Ridley Scott  un manifesto di umanità che si interroga sul senso della morte, sul  valore dell'esistenza  e il  peso della libertà  nel mondo moderno.   Il film tratta numerosi temi, alcuni dei quali estremamente celati all’occhio dello spettatore medio, che richiedono, secondo l’opinione di chi scrive, più di una visione per essere compresi approfonditamente e, probabilmente, comunque non ancora in tutte le loro sfaccettature possibili. La questione centrale in Blade Runner risulta comunque essere la seguente: “ Che cosa significa essere umano? ”; un problema, questo, affrontato innumerevoli volte all’interno del panorama filosofico moderno e antico. Come è noto, Aristotele all’interno della “ Politica ” definiva l’uomo “un animale razionale e sociale”: il filosofo, infatti, specifica nel “ De Anima ”, un’opera appartenente agli scritti della “ Fisica ”, che l’uomo è l’unico animale ad essere dotato di “anima in